Al ritorno delle vacanze estive si manifesta spesso una caduta intensa che si prolunga per qualche tempo, in alcuni soggetti questa caduta si manifesta un po’ più tardi, con l’inizio della stagione autunnale.
Con l'esposizione ai raggi solari (raggi UV) il nostro cuoio capelluto è sottoposto ad uno stress ossidativo superiore rispetto ad altri periodi dell'anno; a ciò si sovrappone il ricambio fisiologico dei capelli che coincide con l'avvento della stagione autunnale , d’altronde, è coerente coi ritmi della natura. L’autunno è infatti la stagione in cui, gli organismi animali e vegetali rispondono con forme di adattamento analoghe: gli alberi rilasciano le foglie, gli animali cambiano il pelo e gli uomini perdono i capelli.
Questo comune fenomeno di caduta avviene per cause ancora non del tutto chiare. C’è chi lo riconduce a una semplice eredità genetica che ha le sue radici nel processo stagionale di muta del pelo tipico dei mammiferi. Alcuni studiosi , invece, ritengono sia dovuto alla variazione del rapporto fra ore di luce e ore di buio che, incidendo sull’equilibrio ormonale, causerebbe la perdita di capelli. Altri ancora propongono una spiegazione più psico-sociologica del fenomeno indicando nel ritorno alla vita malsana della città, col suo carico negativo di stress da lavoro, ritmi frenetici e inquinamento atmosferico, la causa primaria dell’aumento della caduta di capelli.
Perdere i capelli è una condizione che deprime, è naturale che succeda. Non si può biasimare nessuno che vedendosi cadere quantità crescenti di capelli si allarmi. Questo ricambio intenso e marcato di capelli prende il nome di Telogen effluvio, dove a cadere sono solo i capelli in fase telogen, cioè quelli alla fine del loro ciclo di ricrescita, mentre i follicoli stanno già lavorando per produrre i nuovi capelli.
Ci sono anche casi, però, in cui il naturale incremento stagionale rischia di nascondere un reale problema di ricrescita di capelli, rendendo più difficile distinguere fra caduta normale e caduta anomale. A volte ad esempio il rinnovarsi di tensioni psico-fisiche innescate dall’inizio dell’anno lavorativo si ripercuote direttamente sulla salute dei capelli. Se lo stress si inserisce in una situazione di capelli già deboli il rischio che si attivi un processo di deterioramento importante è alto. Ci sono anche dei campanelli d’allarme che segnalano il rischio che la perdita dei capelli abbia caratteristiche patologiche: prurito nella testa e dolore del cuoio capelluto, quindi è importante fare attenzione ai segnali di allarme che il capello e il cuoio capelluto possono dare in modo da intervenire tempestivamente. La prevenzione è la vera salute dei capelli e continua a rivestire un ruolo essenziale contro la caduta.
Dalla fitoterapia derivano molti principi attivi efficaci utilizzati nel trattamento della caduta dei capelli di cui certamente non possiamo più fare a meno; praticamente ogni tradizione culturale ha la sua erba anticalvizie. La terapia per mezzo di piante ed erbe è antichissima e tutti i popoli primitivi sono in possesso di vaste e tradizionali conoscenze sulle piante curative. Sono l’ideale per contrastare la caduta dei capelli, ne stimolano la ricrescita andando ad agire sul miglioramento del microcircolo e dell’ossigenazione del cuoio capelluto. Agisce nel rispetto dell’inscindibile rapporto Efficacia/Sicurezza e nutre efficacemente il bulbo capillare, rispettando le tre fasi del suo ciclo vitale. Dal punto di vista tricodinamico per nutriente tricobulbare si intende un’azione di stimolo del bulbo pilifero.
Per chi si sottopone ad un ciclo anticaduta a base di specifiche fiale è opportuno utilizzare anche altri prodotti coaudiuvanti che ne potenziano l'efficacia. Innanzitutto scegliere uno shampoo specifico anticaduta, che oltre a detergere in modo funzionale funge anche come preparatore cutaneo.
Molto importante è effettuare trattamenti ciclici delicati che purificano la cute in profondità eliminando le tossine presenti nel cuoio capelluto riportando il follicolo pilifero nelle ideali condizioni di vitalità e crescita, migliorando e potenziando così l’effetto del programma anticaduta.
A coadiuvare il trattamento andrebbero uniti inoltre: uno sano stile di vita e una dieta adeguata ricca di vitamine, aminoacidi e minerali, utili per il trofismo degli annessi cutanei .
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Tamara Rosso Duva
Tricologa
Naturopata